martedì 5 giugno 2012

Sabato 28 aprile il caporedattore per cui lavoro mi ha inviato a Miradolo Terme presso la Sala Papa Giovanni Paolo II per redigere un articolo sull’iniziativa scolastica in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.

Oggi, sabato 28 aprile sono qui, circondato da alunni in questo salone per ricordare insieme a loro la giornata del 25 aprile.
L’ansia è travolgente tanto da trasmettermela! D’altronde sono loro i protagonisti in prima linea!
Alcuni ragazzi sono dietro le quinte del palco che ripetono continuamente a memoria la propria parte… sono gli attori! Non vedo l’ora di vedere il loro prodotto. Ci sono anche vestiti che svolazzano da ogni parte. Le truccatrici stanno impazzendo: gli attori non riescono a stare fermi dall’agitazione!
Vado dietro le quinte a sbirciare… mmmh… un uomo in giacca e cravatta:« Ciao, come ti chiami? Chi interpreti? Insomma, racconta!». «Sono Luca.., cioè Hans, il compagno di viaggio di Valentina…, oh mi scusi… di Amara! Sono bello vero??!!?» Modesto il ragazzo!
Oh…, una ragazza! Mi viene caldo solamente a guardarla (non pensate male!!) .«Ehi tu, con il cappotto, non hai caldo??». « Sì molto, ma lo faccio lo stesso per arricchire la scenografia… però sono carina!!? »
Tutti molto sicuri questi attori “in erba”!
Oh! Delle scale, provo a salirle! « Scusate, disturbo??». Sono i tecnici che attaccano cavi, verificano il buon funzionamento degli strumenti audio e sistemano il computer. Dalle loro facce sembrano impauriti.«Siete preoccupati?» «Sì, il tecnico che si era preparato non è arrivato… Si sarà addormentato! Non è un fatto strano. Noi non sappiamo quali slide e musiche mandare.»
È calato il silenzio. Allora corro a sedermi. Il professor Peroni (in pensione, ma sempre molto attivo e ad ottimi rapporti con la scuola) ha fatto un discorso introduttivo. Intanto le prof. richiamano gli attori per il loro trambusto.
Mi sa tanto che il prof. ormai in pensione, stava prendendo tempo per farli preparare.
Dice:« Guardiamo lo spettacolo» con la sua solita calma, uuh… mi sento sollevato.
Le luci sono spente. Il rumore del treno è predominante: lo spettacolo è iniziato. Il romanzo da cui è stato tratto s’intitola “Il treno dell’ultima notte” di Dacia Maraini.
I ragazzi della scuola insieme ai loro ottimi e pazientissimi insegnanti hanno lavorato molto per preparare questo spettacolo – anche se serioso – divertendosi.
La storia narra di una giovane donna giornalista di Firenze, Amara Sironi, in cerca di un vecchio amico di infanzia Emanuele Orenstein. Sul treno troverà Hans, il suo compagno di viaggio.
Dopo immense ricerche trovano Peter Orenstein. Probabilmente è lui il vecchio Emanuele. È ridotto molto male; è stato in un campo di concentramento. Perché ha cambiato il proprio nome? Cosa gli hanno fatto? Amara non capirà mai tutto ciò.
Come sono stati bravi i ragazzi a recitare! Soprattutto Amara, Peter e Hans.
Alla fine dello spettacolo i protagonisti della giornata insieme al professor Francone alla chitarra hanno cantato due fantastiche canzoni della resistenza: Bella Ciao! e Fischia il vento!
Sono stati talmente bravi che il pubblico ha richiesto il bis.
Successivamente il presidente regionale dell’ A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani),  Tullio Montagna ha fatto un discorso profondo esternando i propri pensieri politici e sociali. Intanto il professor Francone muoveva le dita perché, dovendo suonare la chitarra anche dopo, le mani non potevano raffreddarsi.
“The White Rose” si chiama il gruppo che si è esibito subito dopo.
La Rosa Bianca è stato un gruppo di studenti cristiani che si opposero in modo nonviolento al regime della Germania nazista. La Rosa Bianca fu attiva dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando i principali componenti del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione. Il gruppo era composto da cinque studenti: i fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, tutti poco più che ventenni. A essi si unì un professore, Kurt Huber, che stese gli ultimi due opuscoli. In un primo momento, gli opuscoli vennero spediti in massa verso differenti città della Baviera e dell'Austria, poiché i membri ritenevano che la Germania meridionale fosse più ricettiva nei confronti del loro messaggio antimilitarista. A seguito di un lungo periodo di inattività, dopo il luglio 1942, la Rosa Bianca prese una posizione più vigorosa contro Hitler nel febbraio 1943, distribuendo gli ultimi due opuscoli e dipingendo slogan anti-hitleriani sui muri di Monaco, e addirittura sui cancelli dell'università. Lo spostamento delle loro posizioni risulta ovvio dalla lettura dell'intestazione dei loro nuovi opuscoli, sui quali si leggeva "Il movimento di resistenza in Germania".
Questa lettura espressiva era accompagnata da musiche suonate con la chitarra del professor Francone.
Alla fine di questo spettacolo gli alunni delle classi seconde e la soprano Maria Delmonte hanno suonato e cantato musiche ideate e composte dal professor Francone: Tears For Your Sacrifice e Remember, due canzoni molto profonde e significative che esprimono chiaramente i messaggi della Shoah e della Resistenza.
Alle 12.30 il mio caporedattore mi ha chiamato in redazione e sono ritornato in redazione.