giovedì 11 aprile 2013

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stili di vita
Lo stile di vita è l’insieme dei comportamenti e delle abitudini che una persona adotta nella
quotidianità. Questo termine si usa molto in campo sanitario, infatti quando un medico consiglia a
chi ha uno stile di vita sedentario di muoversi di più per guadagnarci in salute, sta praticamente
consigliando di cambiare stile di vita. Attualmente si parla molto di stili di vita in tutti i campi, perché, per affrontare in modo efficace una crisi economica e ambientale c’è bisogno di cambiamenti e dell’impegno di tutti: i comportamenti individuali, e delle famiglie, possono partecipare ad azioni collettive condivise in favore dell’ambiente, ma soprattutto imparando a fare di più con meno, limitando i consumi per eliminare gli sprechi, si risparmia di fatto in modo concreto e tangibile sulla bolletta e si agisce anche sulle quantità di sostanze inquinanti che peggiorano la qualità dell’aria, dell’acqua e della salute di tutti. Gli stili di vita sono tanti come le persone e variano, per lo stesso individuo, nei differenti periodi della vita: le persone più anziane
hanno uno stile di vita più sobrio rispetto a chi è nato dopo gli anni ’60, quando i prezzi della benzina e del riscaldamento preoccupavano molto meno.

la casa, l’ambiente
La casa in cui si abita è l’ambiente che più si sente proprio, a cui si dedica anche la fatica della cura e della pulizia, e di tutte quelle attenzioni che fanno sì che ci si senta sicuri e
a proprio agio. Abitare significa avere uno spazio per sé e per la propria famiglia che è la dimensione più privata della vita domestica, significa anche far funzionare gli impianti della casa per avere caldo o fresco quando se ne ha bisogno,avere luce e acqua a disposizione, aria e luce naturale dalle finestre e un riparo da ciò che sta all’esterno. Abitare è un fatto spontaneo e un diritto.
Nessuno insegna come si abita, si impara dalla famiglia, dalla tradizione, dalla scuola, dalla pubblicità… Anni addietro veniva insegnata una materia
che si chiamava economia domestica che
dava una serie di indicazioni sull’igiene, la
cura dei bambini, la spesa e l’alimentazione,
il risparmio e l’amministrazione delle spese
per la casa. Dopo anni di condizionamento a consumare, stanno tornando attuali i consigli della nonna che venivano da un concetto di risparmio e da una cultura di sobrietà in cui
si era abituati a fare il massimo con il minimo, ma col valore aggiunto di una sapienza
e consapevolezza della qualità delle cose che davvero contano.

dentro casa
All’interno della propria casa, i comportamenti abituali dei singoli e di tutti i componenti del nucleo, determinano una serie di effetti sull’ambiente interno ma anche sull’ambiente esterno. Dato che la casa ha bisogno di un certo quantitativo di energia per funzionare, i fabbisogni e consumi di gas metano, acqua, luce e i costi sostenuti per l’alimentazione, il vestiario etc. hanno un impatto sia sul bilancio economico che sulla quantità di sostanze di scarto e di rifiuto che vengono immesse all’esterno: il riscaldamento produce gas come l’anidride carbonica che va a inquinare l’aria; tutta l’acqua consumata deve essere smaltita; l’energia elettrica costa sia economicamente che in energia derivata dal petrolio per far funzionare le centrali; tutto quello che si usa e consuma diventa un sacco di rifiuti. In casa si possono fare molte cose per migliorare
il benessere, per esempio tutta una serie di azioni per la sicurezza e la salute di chi vi abita.



fuori casa
Ma cosa succede fuori dalla porta di casa? Si dovrebbe cominciare a pensare che anche nell’edificio, nel quartiere, nella città si abita e che ognuno può e deve esserne responsabile. Magari cominciando proprio dal pianerottolo, dalle scale, dagli spazi comuni dovesi deve poter condividere servizi e doveri.La collaborazione e la condivisione di un obbiettivo comune per il risparmio e la gestione consapevole degli spazi del fabbricato come l‘atrio, il cortile, l’entrata, il portico o il giardino rappresenta un primo passo per vivere meglio nel proprio ambiente
quotidiano: un’occasione per avviare progetti e scambi di idee, consigli, progetti
in comune e rompere con l’isolamento e l’anonimato.
Le persone che fra gli assegnatari si impegnano nell’autogestione condominiale
possono costituire un punto importante di riferimento per tutti gli inquilini, per poter
avviare un percorso orientato a buone pratiche, organizzare gruppi di acquisto, coordinare
anche una rete di contatti e informazioni sulle possibili agevolazioni di tariffe e di servizi.

Consumi
Per poter risparmiare si deve sapere di quanta energia si ha bisogno veramente senza fare troppe rinunce. La differenza fra fabbisogno e spreco è che una parte dell’energia (o risorsa) che utilizziamo è necessaria mentre una parte è superflua e la consumiamo inutilmente;
quest’ultima produce un costo che è possibile eliminare. È importante capire quanto e come si consuma energia, prenderne nota, sapere quanto si spende normalmente e se è possibile
cambiare qualche abitudine per ridurre i consumi quotidiani, mensili e annuali.