venerdì 4 marzo 2011

A Bengasi la rivolta inzia il 15/02 , dopo l'arresto di un avvocato attivista . Le proteste continuano.
Il 18 /02 molti morti, bloccati cellulari ed internet. La rivolta contagia altre città del paese e le principali tribù si schierano contro Gheddafi.
Il 20/02 la rivolta arriva anche a Tripoli, la capitale. La notte del 20/02 il figlio di Gheddafi minaccia "fiume di sangue" e lo spettro di una guerra civile.
Il 21/02 elicotteri ed aerei attaccano Piazza Verde di Tripoli; centinaia di vittime e morti i potrebbero essere più di 1000. C'è il rischio che diventi una nazione teocratica.
 Nell'arco di  due giorni per i tanti morti hanno costruito nuovi cimiteri sulla spiaggia, e per "tanti" si intende più di diecimila! Inoltre pare che le fosse siano state construite tempo prima.
Anche per l'Italia questa ''rivoluzione'' è un problema per via della minore quantità importabile di petrolio e gas della Libia.
C'è un importante domanda che sorge: e noi?
Come potremmo gestire un' ondata migratoria mai vista?
E gli altri europei?ci aiuterebbero?
Abbiamo delle responsabilità nei loro confronti.
Il 23/02:
_Gheddafi_
<< Sono il leader della rivoluzione, non il presidente che si dimette.>>
<< Morirò qui come un martire, la Libia guiderà l'Africa e l'America del Sud.>>
<< L'Italia, si è trovata sconfitta dalla Libia. Io sono un lottatore. Ho sempre lottato per una rivoluzione storica.>>
<< Sederemo le proposte dei ''ribelli'' con una risposta ''simile'' a ''Tienanmen'', se necessario ''bonificando'' la Libia casa per casa. >>
Queste sono le parole di Gheddafi che si sente deluso dall'Italia che lo aveva sempre sostenuto e ora gli si è rivolta contro. Gheddafi non molla e non vuole lasciare il suo posto se non a sua morte. L'Italia e la Francia non possono però farcela da sole e quindi c'è bisogno di far parare a nuove politiche europee in aiuto e verso la tansizione perchè il problema è libico, arabo, mediterraneo.

" Perchè ora? Perchè un risveglio improvviso? Beh, ho cercato una risposta a queste due domande, ma quali sono le risposte? Ci sono risposta con altre domande, chiedendomi se è colpa nostra  in parte, per via dell' imperialismo, che ha chiuso molte porte alla rivoluzione libica, e sopprattutto se ciò può somigliare ad una bomba, qual'è la quantità dell'esplosivo? Di sicuro è una quantita mortale che rende la Libia un paese suicida insieme al suo dittatore. Una bomba, che fà compagnia a delle _persone_ dentro una gabbia, dobbiamo aiutare quelle persone ad uscire ed allargare le sbarre, non spegnere il loro orizzonte."

3 commenti:

  1. sembra invece che l'Europa si muova in un'altra direzione e che i governi non capiscano l'importanza che ormai assume la parola libertà ed il concetto di libertà pienamente raggiunta.
    Brave ad aver voluto analizzare un fatto che ormai è storia.

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  3. l'Italia ieri è entrata in missione x salvare la Libia dal dominio di Gheddafi ed è una cosa giusta. Il nostro comando si trova a Roma sottoterra e sta pianificando un piano x liberare la Libia

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