Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:
- bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci o spintoni, o la molesta sessualmente;
- bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;
- bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;
- cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.
Una prima distinzione di variabili di bullismo è in base al sesso del bullo: i bulli maschi sono maggiormente inclini al bullismo diretto, mentre le femmine a quello indiretto.
Per quanto riguarda invece l'età in cui si riscontra questo fenomeno, si hanno due diversi periodi. Il primo tra i 12 e i 14 anni di età, mentre il secondo tra i 14 e i 18, ma negli ultimi anni si sono riscontrati fenomeni di bullismo anche tra i ragazzi di 11 e 12 anni.
Infine i luoghi teatro di fenomeni di bullismo sono principalmente luoghi di raccolta di giovani, e quindi scuola e fuori scuola.
Le cause primarie di questo fenomeno sono da ricercarsi non solamente nella personalità del giovane bullo, ma anche nei modelli familiari sottostanti, negli stereotipi imposti dai mass- media, nella società di oggi a volte disattenta alle relazioni sociali.
L'enorme eco che gli episodi di bullismo hanno ottenuto in quest'ultimo anno sui mass-media segnala la diffusione, nell'opinione pubblica, di una crescente consapevolezza del problema.
È di fondamentale importanza, infatti, che tutti riconoscano la gravità degli atti di bullismo e delle loro conseguenze per la crescita sia delle piccole vittime, che nutrono una profonda sofferenza, sia dei piccoli prevaricatori, che corrono il rischio di intraprendere percorsi caratterizzati da devianza e delinquenza.
Ma è troppo facile parlarne così, dire o classificare ciò è troppo poco. Servirebbe parlarne in prima persona, il punto è affrontare la causa del bullismo, sradicarlo dal bullo, perchè non è del tutto sua la scelta. Un bambino non inizierà mai a picchiare il compagno se non lo ha visto, imparato o conseguito da altri. Non bisogna pensare che sia tutto così superficiale, è una catena di sentimenti che parte da un'esperienza del "bullo" e infonde la sua rabbia o repressione, o dolore, o qualsiasi negatività su altri come per liberarsene o sfogarsene in qualche modo. Purtroppo la reazione a catena porta sofferenza fisica e morale sia al bullo che al "malcapitato". Il bullo non esiste se non esiste vittima, perchè se comunque ci si ribellasse, il bullo non avrebbe più questo sfogo aggressivo.
"Mi chiedo cosa provino, senza diritto di parola, senza espressione, con quella sofferenza che giorno per giorno corrode come acido. Non conosco l'esperienza sulla mia pelle, ma posso immaginare per altri motivi la prova da superare, perchè non è di certo facile. Non è giusto rimanere avvolti nella nebbia di chi non vede l'aiuto che spera, perchè non parlando la nebbia certamente non si dissolverà, e ci si sveglierà con la nebbia all'alba e al tramondo, e durante la notte le stelle non illumineranno il cielo. E' triste dirlo ma è così, più pianto che pioggia."

Sappiamo bene tutti che il bullismo è un movimento negativo diffuso tra i ragazzi. Chi ha provato sa come si viene isolati dal resto del gruppo e le tensioni che si provano.Quando si è sottoposti a subire un atto di bullismo non si può esprimere il proprio parere e si è sottomessi dal pensiero e dall'atto altrui.Non penso che in questo caso possa servire la polizia,ma di più un dialogo da parte dell'adulto.
RispondiEliminaUn tema molto interessante. Un bullo dovrebbe pensare prima di intervenire. A scuola i professori ce lo dicono sempre: prima di dire o fare qualcosa conta fino a 10.
RispondiEliminaè vero come dice flavio perchè prima di fare le cose pensate prima di parlare contete fino a 10!!! ci sono molti bulli in giro che si CREDONO VERAMENTE FIGHI!!! CHE POI COSì FIGHI NN LO SONO PROPRIO!!!
RispondiEliminasono d'accordo con ILARIA la maggior parte dei bulli si sentono fighi e poi fighi non lo sono per per niente pensateci prima di fare le cose!!!
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